Guglielmo Marconi
Guglielmo Marconi nacque a Bologna il 25 aprile 1874 e morì a Roma il 20 luglio del 1937
Fin da giovane si dedicò allo studio della fisica e soprattutto nel campo dell' elettrologia.
Durante le vacanze del 1895 Marconi meditò a lungo sulla possibilità di comunicare senza fili con le onde Herziane .
............... Quel colpo di fucile..............
L'8 dicembre 1895, dopo vari tentativi, l'apparecchio che aveva costruito si dimostrò valido nel comunicare e ricevere segnali a distanza, ma anche nel superare gli ostacoli naturali (in questo caso, la collina dietro Villa Griffone).
Il colpo di fucile che Mignani (il suo custode della villa) sparò in aria per confermare la riuscita dell'esperimento (l'apparecchio vibrò e cantò come un grillo per tre volte); questo esperimento viene considerato l'atto di battesimo della radio in Italia.
Così facendosi aiutare da alcuni parenti e dal custode della sua villa Marconi riuscì a trasmettere un segnale che fu ricevuto ad 1Km di distanza.
Furono quelle, le prime due stazioni radio telegrafiche. Marconi scopri allora, che, la portata delle trasmissioni aumentavano tanto più rapidamente quanto più si innalzava l'antenna dal suolo.
A seguito della sua scoperta, partì per Londra il 12-2-1896, recandosi dai parenti della madre. Giunto a Londra avviò le pratiche per il brevetto della sua invenzione che depositò il 5 marzo del 1895.
A seguito dei risultati, il governo Francese chiese a Marconi di esporre, ad una sua delegazione tecnica il nuovo sistema telegrafico. Fu così che, il 27 marzo 1899, Marconi stabilì la prima comunicazione oltre la Manica, fra Wimereux presso Boulogne (Francia) e South Foreland (Inghilterra). Fu, infine il governo Americano a chiedere a Marconi di effettuare alcune dimostrazioni, nell'autunno del 1899. Nell'ottobre 1901 Marconi aveva già costruito a Poldhu, una potente stazione radiotelegrafica (15 kW) per tentare il collegamento transatlantico, fra Poldhu (Cornovaglia) e San Giovanni di Terranova.
"La mattina del 12 dicembre 1901 tutto era pronto ed il momento decisivo si avvicinava. Nonostante un fortissimo e gelido vento si riuscì ad innalzare dopo molti vani tentativi un cervo volante che sollevava una estremità dell'antenna ad un' altezza di cica 120 metri.
Alle 12,30 mentre ero in ascolto al telefono del ricevitore ecco giungere al mio orecchio, debolmente ma con tale chiarezza da non lasciare adito a dubbi, una successione ritmica dei 3 punti corrispondenti alla lettera S dell'alfabeto Morse.
I segnali ciò che secondo ordini da me impartiti venivano lanciati nello spazio dalla stazione di Poldhu sull'altra sponda dell'Oceano.
Era nata in quel momento la radio telegrafia a grande distanza.
La distanza di oltre 3000 Km che sembrava allora enorme per la radio era stata superata nonostante il presunto ostacolo della curvatura terrestre che tutti ritenevano insormontabile.
Il governo Italiano fu il primo ad avere la notizia di questa scoperta.
Da quel giorno la scienza delle radiotelecomunicazioni ha fatto passi da gigante ed offre oggi all'umanità il più potente ed universale mezzo di rapida comunicazione a distanza che il mondo abbia mai conosciuto."